SCOTTISH FOLD
Nel 1961 in una cucciolata venuta alla luce in una fattoria scozzese di Coupar Angus nacque Susie, una gattina bianca con le orecchie piegate. Di fatto, l'evento sarebbe passato del tutto inosservato se i coniugi Ross, che abitavano in una fattoria vicina, non si fossero appassionati a questa singolare gattina e se non ne avessero acquistato una figlia due anni dopo. Questa fu accoppiata con un british shorthair e partorì Snooks, un maschio con le stesse caratteristiche a cui seguirono altri individui. Nel 1966 i Ross registrarono i loro gatti come scottish fold (dall'inglese "piegato"). Fu provato che le orecchie piegate erano dovute a un gene mutante dominante (bastava quindi che fosse presente in uno solo dei genitori perchè fosse trasmesso ai figli). La razza è stata riconosciuta nel 1974.
Al di la delle sue accattivanti caratteristiche morfologiche, l'aspetto più piacevole di questo gatto è la dolcezza del carattere, molto tranquillo e sereno, con una voce dolce e non insistente.
Un perfetto gatto di casa che entra a far parte della famiglia a tutti gli effetti.
BRITISH SHORTHAIR
Il british è il gatto comune inglese che, grazie all'allevamento, la selezione e le esposizioni feline ha conquistato il suo standard e si è ritagliato uno spazio importante in un ambiente riservato solo agli "aristogatti".
Storia e leggenda richiamano origini antichissime: si dice che la razza abbia avuto origine ai tempi di Mosè, in territorio egizio, oppure che discenda dall'originario gatto africano (Felis lybica) e che, quasi 2.000 anni fa, fu portato in Scozia dagli invasori romani.
Comunque sia, i british pian piano conquistarono tutta la Gran Bretagna, ma divennero veramente popolari solo dopo la partecipazione alla prima esposizione felina del 1871. Dopo il grande entusiasmo iniziale, la sua popolarità andò scemando e si può parlare di allevamento selettivo solo dopo la seconda guerra mondiale, quando, per rinvigorire la razza, venne ibridato con il persiano nell'intento di ritrovare l'ossatura e la struttura corporea originaria. Ciò ha reso il mantello più spesso e più folto e la sua testa e tutto il corpo hanno acquisito delle rotondità che lo hanno differenziato molto dal gatto europeo, da sempre considerato il suo cugino di primo grado.
Il british può essere considerato un gatto tranquillo, affettuoso e molto socievole. Rispetto ad altre razze a pelo corto è indubbiamente più pigro, riservato e flemmatico, da molti addirittura definito come "un gatto dal temperamento molto inglese".
Vivere in famiglia lo rende particolarmente appagato e felice. Anche l'aria aperta gli è congeniale, ama i grandi spazi, il giardino, ma si accontenta anche di un terrazzo o di un balcone. Grazie al fisico e al pelo spesso e folto, si adatta a qualsiasi clima.